Sigaretta elettronica: Tiro di guancia o tiro di polmone?

Caro avventore della sigaretta elettronica, ora che sappiamo cos’ è per sommi capi uno svapatore, possiamo passare alle dovute distinzioni.
Come per le sigarette a combustione si distinguono diversi modi di fumare, così si fa anche con le sigarette elettroniche. Partiamo dal presupposto che non esistono modi giusti o sbagliati di fumare, semplicemente facciamo una distinzione tra due tipi di tirate che si fanno con la sigaretta elettronica, per poi scegliere quello più adatto all’esigenza dell’utilizzatore. In base alla scelta, l’atomizzatore utilizzato, va considerata la resistenza e quindi l’ohm e il wattaggio adeguato, e il giusto settaggio dei fori di aspirazione d’aria da usare.

Tiro di guancia

Con il tiro di guancia o mouth to lung si utilizza una “tecnica” che si svolge principalmente in 3 tempi: (fase 1) il vaper fa una tirata e la trattiene in bocca, per poi (fase 2) inspirare nei polmoni e espirare il vapore (fase 3).
In linea di massima è un modo di tirare tipico del neofita, o di un ex fumatore di sigarette che si approccia per la prima volta all’e-cig, risulta più naturale e intuitivo. E’ un metodo di vaping più rilassato e tranquillo che permette di assaporare l’aroma della sigaretta elettronica nei gusti tabaccosi, dato che si aumenta l’attrito dell’aria inspirata sulla superficie della lingua, dove il vapore è trattenuto per qualche secondo.

Caratteristiche del tiro di guancia

  • Segue il ritmo naturale del respiro, è immediato e spontaneo
  • Hit o colpo di gola meno intenso
  • Minore necessità di vapore

Come si tira di guancia

I passaggi del tiro di guancia sono intuitivi anche se all’inizio non sembra, e sono i seguenti:
Si tira contraendo le guance e aspirando contemporaneamente il fumo, si aspetta un istante e si aspira il fumo nei polmoni, infine si espira. L’aspirazione di guancia risulta più “difficoltosa”, e avviene in maniera più lenta e costante.

Vantaggi del tiro di guancia

  • Risparmio del liquido
  • Minor usura dei componenti
  • Molto simile al tiro della sigaretta tradizionale

Tiro di polmone

Il tiro di polmone o detto anche “long vaping” o anche “direct to lung”, a differenza del precedente si articola in 2 fasi, dato che salta il passaggio del trattenere il vapore per qualche secondo prima che esso venga inalato.

Come si tira di polmone

Per svapare di polmone bisogna aspirare direttamente il vapore nei polmoni e poi si espira. La tecnica permette di inspirare molto più vapore, a parità di nicotina, l’hit o colpo di gola che si avverte è molto più intensa e per questo è bene utilizzare una minore quantità di nicotina anche dimezzata.

Caratteristiche dello svapo di polmone

  • Basso dosaggio di nicotina
  • Tiro molto arioso
  • Maggior produzione di vapore, maggior resa aromatica

Svantaggi del tiro di polmone

  • Consumo repentino di batteria e liquido
  • Usura dei componenti della sigaretta elettronica

Atomizzatore tiro di guancia

Gli atomizzatori da usare con variano a seconda del vostro stile di vaping. L’atomizzatore per il tiro di guancia giusto dovrebbe essere quello che vi permette di tirare una quantità non troppo elevata di vapore. La svapata prodotta sarà simile a quella della sigaretta normale.
Ma come funziona precisamente questa componente?

Atomizzatore e resistenze

La temperatura del vapore dipende dal modo in cui lavorano batteria, resistenza, e atomizzatore; nel senso che la prima invia una spinta che porta a scaldare la resistenza dell’atomizzatore che trasforma il liquido in vapore. Ci sono due tipi di resistenza; quelle a mesh e quelle a filo singolo. Nelle coil con maglia metallica mesh la superficie del materiale a contatto con il cotone è maggiore, produrrà quindi più vapore, più aroma, ma si deteriora prima. Le resistenze a filo singolo invece il tiro è meno aggressivo, quasi meditativo e la durata di vita della coil è leggermente di più.

Tendenzialmente per il tiro di guancia, la scelta dell’e-cig, cade su quei modelli che permettano di utilizzare resistenze superiori a 0,6 Ohm, con fori d’aria piccoli e potenze di lavoro tra i 10 e i 20 watt.

Atomizzatore tiro di polmone

Con l’avvento del cloud chasing la maggior parte dei produttore di sigarette elettroniche iniziò a produrre atomizzatori ariosi, detti anche polmonari. Questi atomizzatori inizialmente non erano progettati per esaltare l’aroma di un liquido ma destinati solo ad immagazzinarne tanto, perchè il consumo era sicuramente superiore ai sui predecessori. Con il passare degli anni le varie aziende hanno preso consigli utilissimi dai vari recensori e utilizzatori, portando quindi i prodotti a livelli ottimali.

Un atomizzatore con il tiro polmonare ha lo scopo di produrre tanto vapore, e donare al cliente tanto, ma tanto aroma, in fatti più vapore si crea e si aspira e più le papille gustative verranno inondate dal gusto del liquido.
Per farvi capire bene l’esempio, provate a bere una bevanda da una cannuccia da succo di frutta (stretta) e una da cocktail (larga), dove avrete più soddisfazione aromatica? Questa vostra risposta vi porterà anche alla scelta del tipo di tiro preferito.

Atomizzatore e resistenze

Come detto prima la temperatura del vapore dipende dal modo in cui lavorano batteria, resistenza, e atomizzatore; nel senso che la prima invia una spinta che porta a scaldare la resistenza dell’atomizzatore che trasforma il liquido in vapore, in questo caso però le potenze di lavoro sono più alte. Tendenzialmente per il tiro polmonare le resistenze si aggirano dai 0,1 al 0,5 Ohm. I fori d’aria degli atomizzatori sono molto grandi e i wattaggi di lavoro sono da i 50w in su.