Colite e aumento di peso? Attenzione allo stile di vita

A molti di noi capiterà spesso di avere lo stomaco teso e gonfio e di soffrire di dolori addominali. Accumulo di gas nell’intestino? Girovita che aumenta? Potrebbe trattarsi di aumento di peso dovuto alla colite. Scopriamo di più e vediamo come ovviare.

Gonfiore addominale e colite, perché?

In molti casi la causa del gonfiore addominale può essere attribuita a un eccessivo consumo di cibi di scarsa qualità. Il cosiddetto “cibo spazzatura” non ci garantisce un apporto ottimale di nutrienti, ma solo un eccesso di calorie che può provocare un eccesso di peso e alcuni fastidi addominali.

Infatti, le calorie introdotte nel nostro organismo superano le nostre necessità. Una delle principali conseguenze di questo meccanismo è lo sviluppo del tessuto adiposo che si deposita nel corpo.

La nostra vita frenetica e veloce ci induce molto spesso a mangiare in tutta fretta cibi già pronti, tramezzini, snack con un basso valore nutrizionale e un notevole apporto calorico.

Nel medio e lungo periodo, un regime dietetico del genere può causare disturbi a livello addominale e alla salute generale. Se poi beviamo poca acqua e conduciamo una vita sedentaria, non andremo che a peggiorare la situazione.

In caso di colite e gonfiore addominale meglio evitare questi alimenti:

  • Alimenti dall’azione irritante. No a spezie piccanti, insaccati salati, fritture.
  • Alimenti dall’azione lassativa. Attenzione a cibi integrali e crusca. Evitiamo anche il caffè.
  • Alimenti e bevande che possono causare gonfiore, meteorismo e flatulenza. No a bibite gassate, caramelle e dolciumi confezionati e molto zuccherini.

Per promuovere l’equilibrio intestinale sarà opportuno seguire una dieta regolare, che non manchi di legumi, frutta e ortaggi di stagione, in quantità bilanciata e secondo la propria tollerabilità. Sì a carne e pesce magro, riso, Parmigiano, formaggi freschi non fermentati. Non dimentichiamo di bere acqua, almeno un litro e mezzo al giorno, per favorire la motilità intestinale e agevolare l’evacuazione. Vediamo quali alterazioni a livello intestinale possono insorgere anche a causa della dieta sbagliata.

Disbiosi intestinale: di cosa si tratta?

Nell’intestino vivono miliardi di microrganismi in costante equilibrio tra loro, con l’importante funzione di creare una barriera contro patogeni esterni, contrastando così la comparsa di vari disturbi. Questa moltitudine di microrganismi è detta microbiota o microflora intestinale.

La microflora intestinale varia da persona a persona: è possibile affermare che ciascuno di noi ha una propria “impronta digitale batterica” o fingerprint batterico. La salute intestinale dipende dall’equilibrio fisiologico della microflora, a sua volta fondamentale per il benessere di tutto l’organismo.

La popolazione microbica intestinale può essere suddivisa in base al comportamento dei microrganismi verso l’ospite umano. Possiamo individuare:

  • Batteri ad azione benefica;
  • Microrganismi potenzialmente dannosi.

Finché c’è equilibrio, l’intestino è in salute e così anche l’intero organismo. Tuttavia, questo equilibrio può alterarsi, per varie ragioni. La rottura dell’equilibrio tra microrganismi benefici e patogeni è nota come disbiosi intestinale. Questa condizione provoca una serie di sintomi relativi soprattutto al tratto gastrointestinale:

  • Diarrea con bruciore rettale;
  • Colite;
  • Enterite;
  • Gonfiore addominale;
  • Alito cattivo;
  • Feci maleodoranti.

Ecco alcune tra le principali cause della disbiosi:

  • Sedentarietà;
  • Dieta scorretta e cattive abitudini alimentari.
  • Intolleranze alimentari;
  • Infezioni intestinali;
  • Parassitosi;
  • Fumo;
  • Stipsi;
  • Alcool;
  • Stress.

 

Probiotici, dieta regolare e attività fisica: allontaniamo la colite

Per contribuire a promuovere un buon equilibrio intestinale, è opportuno assumere fermenti lattici. Si tratta di batteri vivi e vitali, ad azione benefica, in grado di ripristinare la flora batterica intestinale, spesso alterata.

La loro azione regolatrice e probiotica favorirà l’equilibrio intestinale e contribuirà a rafforzare le pareti intestinali contro l’eventuale azione dannosa di virus e batteri. I fermenti lattici ad azione probiotica:

  • Inibiscono i microrganismi patogeni, contrastandone l’azione dannosa;
  • Migliorano la barriera intestinale: producono la mucina, che riveste la parete intestinale, e producono sostanze che permettono alle cellule intestinali di funzionare al meglio;
  • Stimolano il sistema immunitario;
  • Esercitano un’azione antinfiammatoria sulle pareti intestinali.

Abbiamo visto che ciascuno di noi ha una propria “impronta digitale batterica” o “fingerprint batterico”. Proprio per questa ragione, è consigliabile assumere prodotti che contengono probiotici in grandi quantità e di specie diverse.

Infatti, grazie a questa varietà di quantità e specie, i probiotici agiscono in sinergia per meglio ripopolare l’intestino, integrare i microorganismi mancanti e contrastare l’azione dei patogeni.

Come abbiamo visto poco fa, anche la sedentarietà è responsabile di un eventuale squilibrio intestinale. Facciamo movimento: una passeggiata di 30 minuti al giorno, ginnastica dolce, nuoto o il nostro sport preferito. Ciò favorirà digestione, transito intestinale e ci aiuterà a tenere sotto controllo il nostro peso.