Settore automotive in Italia

noleggio a lungo termine

Il settore automotive è quella branca che si occupa di tutto ciò che concerne le automobili e la loro commercializzazione. All’interno delle economie dei paesi occidentali è un settore ancora oggi molto importante, che negli ultimi anni è stato sottoposto a diversi cambiamenti. Questi cambiamenti sono conseguenti ai cambiamenti dei consumi e all’idea stessa di mobilità. Negli ultimi anni sono cambiate anche le mentalità: si presta molta più attenzione all’ambiente, all’impatto ambientale delle nuove tecnologie e delle nuove macchine. Questo si è tradotto in un vistoso aumento delle macchine ecologiche, con un basso tasso di inquinamento: proprio su questo versante l’Italia si distingue dagli altri paesi europei: è uno tra i paesi più eco-responsabili d’Europa, con emissioni pari a circa 118,2 g/km, inferiore al limite massimo imposto dalla Commissione Europea, che è di 130 g/km.

È indubbiamente un settore in crescita, per poter continuare a migliorarsi ha bisogno di ricerche e di nuove strategie di mercato, basate sempre sul cambiamento sociologico. Le ricerche si basano sulle nuove tecnologie, sui nuovi materiali, sull’elettronica, sul migliorare le prestazioni (motori ibridi, elettrici).

Un po’ di storia

Come per molti altri settori, l’America ha fatto da precursore: con il lancio della Ford T da parte di Henry Ford, ha aperto la strada alle vetture semplici, affidabili ed economiche. Gli stessi operai della Ford potevano permettersi quel tipo di veicolo; la produzione era di massa e teneva conto solo del prezzo e del prodotto finale del veicolo. Sulla scia americana, in Europa si iniziano ad intravedere dei passi avanti nell’ambito automobilistico subito dopo la seconda guerra mondiale: le prima macchine costruite erano simili alla Ford T, pratiche ed economiche, considerando la crisi economica del primo dopoguerra. Le stesse case automobilistiche che produssero auto generaliste, erano produttrici anche di auto di lusso: le vendite di quest’ultimo tipo rimasero per diverso tempo molto esigue, poiché il reddito delle famiglie era ancora molto basso. Le immatricolazioni iniziarono ad aumentare quando i redditi delle famiglie cominciarono a crescere; partì così la produzione di auto a basso costo.

Negli anni 70 cambiò anche la concezione delle auto di lusso grandi per i ceti più alti e le auto piccole per i ceti più poveri: questo accadde sia perché i ceti abbienti iniziano a comprendere la praticità di auto di più piccole dimensioni (sempre però dotate di comfort), congiuntamente i ceti meno abbienti cercavano auto più grandi per le loro famiglie numerose. Si passa ad una fase in cui gli acquirenti si rivolgevano alle case automobilistiche perché pur possedendo già un’auto, la volevano sostituire con una di nuova immatricolazione; questa nuova fase è importante per due motivi principali:

  1. segna una svolta a livello sociale: l’auto viene visto come bene di prima necessità ed è garante della propria condizione sociale, per questo motivo l’acquirente guarda sempre con maggiore interesse l’estetica della macchina, quasi più delle sue prestazioni;
  2. riduce il tasso complessivo di crescita delle vendite annue.

A questa svolta sociologica le case automobilistiche hanno risposto spostando l’orientamento della loro linea produttiva: se prima erano più orientati sul prodotto offerto, adesso sono concentrati sull’acquirente e sulle esigenze di mercato. In questo senso vanno visti gli interventi di face-lifting, con frequenza di ogni due o tre anni, che riguardano la carrozzeria e gli ambienti interni (con costi esigui); ogni quattro o cinque anni si effettuano anche interventi più seri, volti a rinnovare il motore e le prestazioni in generale. Questi interventi hanno sostituito i cambiamenti totali del modello, effettuati circa ogni dieci anni dalle case automobilistiche.

Brand: come e perché influenzano l’acquirente

Nel settore automobilistico anche i brand sono un fattore molto importante nella scelta di un’auto. Il brand è una sintesi di tutte le caratteristiche materiali e non, che rendono un articolo unico nel suo genere. Sono queste caratteristiche ad invogliare il cliente a pagare il premium price, la differenza di prezzo per ciò che ha sentito e percepito sul brand. La marca ha un peso nella scelta di un’auto: in un mercato come quello automobilistico dove la maggioranza dei marchi ha una certa storia, si può anche parlare di capitale di immagine che si traduce in un elevato grado di fedeltà e fiducia da parte del cliente. Il cliente sarà sempre più indotto a scegliere il brand che conosce rispetto ad un altro di cui sa poco, questo è uno dei motivi che rende così competitive le varie case automobilistiche: cercano tutte di farsi un nome, di diventare il brand per eccellenza, quello che viene scelto senza pensarci più di tanto. Il brand è ancora più importante in un momento di crisi economica come questo, dove l’acquisto dell’auto (quando è possibile) viene visto più come una gratificazione più che una scelta di un banale mezzo di trasporto. Proprio in merito alla crisi e all’economia che cambia, spesso piuttosto che acquistare, si sceglie di affittare un’auto tramite un contratto leasing o un contratto di noleggio a lungo termine. Sono due forme contrattuali diverse tra di loro, ognuna con i propri vantaggi: tra le due conviene di più il noleggio a lungo termine, poiché non prevede nessuna liquidità iniziale né finale, come accade per il leasing.

Per ulteriori informazioni sul noleggio a lungo termine, ci si può rivolgere alle società che ne hanno fatto la loro attività principale, come la Rentoorent, azienda attiva in territorio napoletano ma con possibilità di raggiungere qualsiasi cliente in qualsiasi altro luogo