Scarseggia l’olio di semi, si può friggere con l’olio di oliva?

L’aumento dei prezzi del carburante è solo uno dei primi contraccolpi per l’economia mondiale. È vero, il costo della benzina è salito alle stelle e questo ha comportato maggiori costi per gli autotrasportatori e di conseguenza un prezzo maggiorato sulla vendita dei prodotti. Ma il conflitto tra Russia e Ucraina causerà un ulteriore danno economico per tutti, ovvero molti prodotti inizieranno a mancare.

Per quanto riguarda la frittura, non disperare! È possibile friggere con l’olio d’oliva ed in questo articolo vedremo perché. Continua a leggere.

Già in alcuni supermercati, infatti, inizia a scarseggiare l’olio di semi. Perché? Il motivo è molto semplice: è l’Ucraina a produrre il 60% di olio di semi, ma chiudendo il porto di Odessa gli approvvigionamenti sono venuti meno. E se la guerra dovesse protrarsi si stima che le scorte di olio di semi saranno destinate ad esaurirsi, giacché sarebbe anche impossibile per i coltivatori ucraini seminare. E quindi molte aziende dovranno riformulare la propria gamma di prodotti. L’olio di semi difatti non è usato solo come olio per friggere, ma è contenuto anche in alcuni biscotti e dolci, in creme dolci spalmabili, viene usato nei prodotti cosmetici (specie per lo shampoo) etc.

Perché si può (e si dovrebbe) usare l’olio di oliva per friggere

Ma gli amanti della frittura non dovranno aver alcun timore. Già, perché se è vero che l’olio di semi sia da tempo considerato il migliore olio per friggere, non è detto che non si possa usare anche l’olio di oliva. A lungo infatti si è pensato che una frittura con l’olio di oliva fosse più pesante e “unta”, ma non è assolutamente così. Anzi, l’olio extravergine di oliva è il più adatto per friggere perché è ricco di polifenoli, vitamina E ed antiossidanti che aumentano il livello di protezione dalla tossicità di un’elevata temperatura. In altre parole, l’olio EVO ha un punto di fumo (cioè il momento in cui l’olio raggiunge la massima temperatura) molto più alto rispetto ad altri olii e conseguentemente non brucia e non rilascia sostanze nocive per l’organismo. Invece, l’olio di semi di girasole fa male, o meglio, rispetto all’olio extravergine che ha più benefici di oliva contiene più acidi grassi insaturi ed ha un punto di fumo molto più basso. Non solo: l’olio di semi di girasole è un prodotto raffinato tramite processi chimici mentre l’olio EVO è naturale al 100%, dato che viene estratto dalle olive e spremuto generalmente a freddo. E anche dal punto di vista economico la differenza non è di certo di poca, specie in questo periodo.

Quando l’olio di oliva raggiunge il punto di fumo

Mettiamo a confronto i tipi di olio in base al punto di fumo raggiunto. L’olio extravergine di oliva lo raggiunge a circa 210°, l’olio di arachidi a 180°, l’olio di cocco a 177°, l’olio di mais a 160°, l’olio di soia e l’olio di girasole a circa 130°. Il massimo punto di fumo è raggiunto dall’olio di palma raffinato (240°) e dallo strutto (260°).

Come capire quando l’olio ha raggiunto la giusta temperatura per friggere

Si sa, se si vuole portare a tavola una buona frittura bisogna fare attenzione alla temperatura dell’olio, cioè quando è il momento giusto per friggere? La temperatura ideale dovrebbe essere intorno ai 180° e non deve mai superare il punto di fumo, ma se non si ha un termometro da cucina o una friggitrice a portata di mano potrebbe risultare più complesso capirlo. Il risultato? Se la temperatura è bassa si rischia che i cibi assorbano troppo olio risultando fin troppo unti e sarà dura digerirli! Se, invece, la temperatura è troppo alta i cibi potrebbero bruciarsi in pochi istanti pur restando crudi all’interno Ci sono, però, diversi trucchetti per evitare la “catastrofe culinaria”. Il metodo tradizionale per capire quando l’olio abbia raggiunto la temperatura giusta per friggere è immergerci una mollica di pane. Se questa arriva sul fondo della padella significa che la temperatura è ancora bassa; se si scurisce la temperatura è troppo alta; se, invece, si sente uno sfrigolio e la mollica inizia a dorarsi vuol dire che l’olio per friggere ha raggiunto la temperatura ideale.

In alternativa, chi non abbia la mollica di pane può sempre usare uno stuzzicadenti o uno stecco in legno. Basta infatti immergerlo nell’olio e vedere cosa succede: se si formano delle bollicine intorno allo stecchino l’olio è pronto per la frittura!

3 consigli per friggere con l’olio di oliva

In conclusione, è possibile friggere con l’olio di oliva. Basta solo prestare attenzione a qualche piccola accortezza:

  • Usare una padella molto profonda, così che la temperatura risulti uniforme;
  • “Tuffare” nell’olio di oliva pochi cibi per volta in modo che non si inzuppino e siano croccanti al punto giusto;
  • Buttare l’olio una volta terminata la frittura.

Ora non resta che mettersi ai fornelli e preparare una buona frittura!

Vuoi un approfondimento sull’olio extravergine d’oliva e perché è considerato una vera medicina? Ti consigliamo di leggere questo articolo di Ansa.