Tanzania a febbraio: tutto quello che c’è da sapere

Il safari è una delle esperienze da provare almeno una volta nella vita. Nei grandi parchi naturali della Tanzania (tra i più famosi ci sono il Serengeti National Park e il Tarangire National Park), si ha la possibilità di vedere i grandi mammiferi nel loro habitat naturale in diversi momenti della loro esistenza. Si possono osservare gli erbivori durante la Grande Migrazione, ovvero nel momento in cui si spostano in branchi alla ricerca di zone più floride per mangiare, oppure si possono osservare le mamme con i cuccioli mentre insegnano loro come sopravvivere.

In Tanzania non arrivano solo persone interessate alla fauna locale. Questo Paese, infatti, attrae migliaia di turisti all’anno anche per le spiagge meravigliose e per le escursioni sul Kilimangiaro, meta prediletta dei più temerari. Questo vulcano ormai spento rappresenta una delle mete di trekking più accessibili al mondo. Infatti, nonostante i suoi 6000 metri di altezza, i percorsi non richiedono arrampicate di grande difficoltà. Lo sforzo verrà ripagato con una delle viste panoramiche più belle, degne del “Tetto d’Africa”.

E come dimenticare le spiagge dell’isola di Zanzibar? La sabbia fine e bianca, l’acqua turchese, i tramonti indimenticabili sono a disposizione degli amanti del mare in quasi ogni mese dell’anno. Tanti hotel in Tanzania affacciano sulla costa e offrono delle viste spettacolari per le quali non si potrà fare a meno di provare il mal d’Africa.

Il clima in Tanzania

Le attività fin qui descritte richiedono temperature miti e calde per essere realizzate. In Tanzania non è di certo un problema. Il clima della nazione, infatti, è tropicale con minime e massime che si aggirano, in media, rispettivamente intorno ai 20° e ai 30°.  Non è così per tutte le altitudini. Sulle vette del Kilimangiaro si arriva a toccare gli 0° nei periodi più freddi.

Le stagioni non sono quelle che conosciamo, ma si dividono in due periodi: quello delle grandi piogge e la stagione secca. Da fine marzo a maggio piove in maniera consistente e insistente in tutto il paese. Da giugno fino a ottobre, invece, il clima è secco e le piogge non cadono quasi mai. Tra novembre e febbraio, invece, ci si prepara alla stagione delle piogge per cui può capitare di trovare rovesci soprattutto durante la notte, ma si tratta di momenti brevi che rendono la temperatura più fresca. Gennaio e febbraio sono mesi ideali dal punto di vista della temperatura e delle precipitazioni poiché le temperature sono leggermente meno alte rispetto ai mesi di luglio e agosto e le piogge che cadono non disturbano il viaggio come accadrebbe tra aprile e maggio.

I periodi migliori per andare in Tanzania a seconda del tipo di viaggio

 Per decidere quando prenotare il proprio viaggio in Tanzania si deve tener conto soprattutto della tipologia di vacanza di cui si è alla ricerca. Il consiglio generale è quello di escludere i mesi di aprile e maggio a causa della stagione delle piogge. È vero che in quel periodo la vegetazione è rigogliosa e molto verde, ma data l’imprevedibilità del tempo c’è il rischio di vedersi cancellare tour o escursioni.

I mesi ideali per il Safari

 I mesi che vanno da giugno a settembre e gennaio e febbraio sono quelli consigliati per il safari. Gennaio e febbraio in particolare sono i periodi delle nascite e, quindi, è molto probabile avvistare alcuni cuccioli. Agosto, invece, è il momento ideale per vedere i grandi mammiferi e i fenicotteri del Lago Natron. Il periodo che va da ottobre a dicembre può essere indicato per le tariffe più convenienti visto che è finito il periodo dell’alta stagione.

 Il parco nazionale di Tarangire, dove è possibile ammirare un gran numero di elefanti, offre in ogni periodo dell’anno buone escursioni e rappresenta, quindi, una tappa obbligata.

I mesi ideali per godersi le spiagge

 Gennaio e febbraio sono mesi indicati anche per godersi il mare di Zanzibar. Dato che la maggior parte delle piogge avviene durante la notte, di giorno si può godere di meravigliose temperature (si va da una minima di 18° a una massima di 30°) e di atmosfere incredibili. Andare lì durante quei mesi per noi italiani significa mettere in pausa l’inverno e il freddo per tornare all’estate.

La stagione secca (da giugno a settembre) è la migliore per le spiagge, ma è anche la più affollata. Chi ama lo snorkeling, non può perdersi le acque tanzaniane ad agosto, periodo in cui le tartarughine dell’oceano Indiano iniziano a nascere.

Febbraio, il mese delle escursioni sul Kilimangiaro

 Chi non vuole perdersi l’opportunità di scalare il Kilimangiaro deve trovare il modo di essere in Tanzania a febbraio. Il clima, infatti, è ideale poiché non è troppo caldo e di temporali se ne verificano molto pochi. Durante questo periodo è possibile compiere l’intera avanzata in una settimana dormendo in tende. I percorsi disponibili sono diversi, ma i più consigliati sono quelli della Machame route e della Lemosho route.