Plastica per conservare alimenti, è davvero sicura?

Possiamo veramente fidarci dei tappi di plastica? Quei piccoli accessori che utilizziamo per la chiusura il confezionamento dei prodotti alimentari sono davvero sicuri? E quali sono i consigli per farne un utilizzo assolutamente privo di rischi?

Tutte domande legittime, dato che hanno ad oggetto uno dei prodotti più presenti nelle nostre case. I tappi e sottotappi in plastica prodotti da aziende come la Giesse, sono infatti presenti praticamente su tutte le confezioni – alimentari e non – che comperiamo in un comune supermercato.

Tuttavia, trattandosi di oggetti costruiti in plastica, spesso temiamo che dietro le sigle si nascondano prodotti tossici che possano colpire irrimediabilmente la nostra salute. La loro eventuale nocività ci spaventa davvero e spesso in maniera esagerata, ma qual è la verità sui tappi di plastica?

Generalmente, c’è da sapere che la plastica utilizzata per il confezionamento e la conservazione di alimenti – compreso il polietilene (PE) di cui sono fatti i tappi – è assolutamente sicura. Una caratteristica necessaria, questa, in quanto per poter essere immessa in commercio ed entrare a contatto diretto con gli alimenti, la plastica deve essere sottoposta ad una serie di esami che ne testino e certifichino l’igiene, l’idoneità e la completa sicurezza per la salute del consumatore. Le normative a riguardo – sia italiane che comunitarie – sono molto severe e garantiscono la massima trasparenza.

Per questo motivo, anche i tappi di plastica utilizzati per uso alimentare sono completamente sicuri, altrimenti non potrebbero neppure essere messi sul mercato. D’altronde, la loro funzione è quella di garantire la corretta conservazione di alimenti e bibite.

Consigli per un utilizzo sicuro e consapevole dei tappi di plastica

Noi ve ne diamo quattro, ricordandovi però che in genere basta far prevalere il buonsenso.

  1. Preferire materiali durevoli. L’utilizzo di materiali di alta qualità può fare la differenza. Per quanto riguarda i tappi di plastica, pensate alla differenza che c’è tra quello di una bottiglia in PET e quello di una borraccia, creato appositamente per un riutilizzo nel lungo periodo e meno soggetto ad eventuali stress ambientali e di utilizzo che potrebbero causarne il deterioramento.
  1. Evitare utilizzi impropri. Bisogna verificare che il tappo sia certificato per l’utilizzo alimentare. Come la prendereste se vi servissero del vino in una tanica di benzina? Ebbene, questo discorso, seppure estremo, vale anche per i tappi di plastica: fate sempre attenzione che siano idonei ad entrare in contatto con gli alimenti.
  1. Evitare un riutilizzo eccessivo. Spesso, anche se il tappo di plastica è di buona qualità e certificato per l’uso alimentare, un utilizzo eccessivo può portare ad un suo precoce danneggiamento, che in determinati casi può scatenare il rilascio di sostanze nocive o anche la sola perdita della funzione sigillante originaria. Comunque sia, si tratta di un fattore di rischio che potrebbe portare ad un irrimediabile deterioramento del contenuto, con conseguenze anche gravi per la nostra salute.
  1. Garantire il massimo dell’igiene. Lavare sempre accuratamente il tappo prima e dopo ogni utilizzo è una regola d’oro. Eliminare eventuali residui del contenuto originario serve a prevenire contaminazioni di ogni tipo. L’igiene, inoltre, è necessaria anche per la corretta conservazione del tappo stesso.