Come scegliere la pittura per la cameretta dei bambini

Se desideri rinnovare la stanza dei tuoi piccoli, dipingendo le pareti, devi sapere che la scelta della pittura per la cameretta dei bambini è molto importante.

Essa, infatti, si deve basare non solo su valutazioni di carattere estetico, ma anche sulla considerazione della qualità dell’aria che verrà respirata dai piccoli con il passare del tempo. Il riferimento è, in particolare, alle vernici a emissioni ridotte, che sono studiate e realizzare per garantire dispersioni da solvente minime.

A volte, poi, ci può essere bisogno anche di pitture antimuffa, che servono a rimuovere la carica batterica che viene dispersa dalle muffe eventualmente presenti. Non bisogna mai trascurare l’impatto che può essere provocato dalle muffe e dai solventi, anche per non correre rischi dal punto di vista delle malattie respiratorie a cui i bambini possono essere esposti.

L’asma e le allergie sono nemici da non sottovalutare, e non è un caso che la presenza di composti volatili nelle pitture che vengono prodotte sia regolamentata da norme specifiche.

La salubrità degli ambienti

Per garantire la salubrità degli ambienti, scegliete sempre prodotti di alta qualità, acquistateli sui siti più importanti come San Marco, ManoMano o Dimarcolor, più in generale, per la cameretta dei bambini va sempre privilegiata la vernice a base acquosa, che ha un contenuto ridotto di composti organici volatili.

Questi composti sono annoverati fra le cause più comuni di irritazioni della pelle e allergie, e sono presenti – tra l’altro – nei solventi.

Per le superfici murali, quindi, le vernici migliori sono quelle all’acqua, che sono formate dai pigmenti, dai diluenti, dagli additivi, dai leganti e dalle cariche. Sono queste ultime che permettono alle pitture di mascherare il supporto: questa è una significativa differenza rispetto ai prodotti vernicianti.

Perché scegliere le pitture a base di acqua

I benefici offerti dalle pitture a base acquosa sono molteplici, a cominciare dai tempi di essiccazione veloci. Esse, inoltre, possono essere diluite in acqua e non emettono praticamente odore. Un altro aspetto che merita di essere messo in evidenza, poi, ha a che fare con la semplicità di applicazione.

Per verniciare le pareti della stanza dei bambini, quasi sempre le pitture acquose si lasciano preferire rispetto a quelle a base di solvente, sia perché non sono infiammabili, sia perché nel complesso sono più sicure.

Le pitture ELF

Ci sono, poi, pitture che vengono sviluppate apposta per andare incontro alle esigenze di utenti più fragili, come appunto i bambini: è il caso delle vernici indicate dalla sigla ELF, che sono prive di plastificanti e solventi e si configurano come prodotti a emissioni ridotte.

Per avere un’idea delle caratteristiche di tali soluzioni, è sufficiente sapere che il valore dell’indice COV di una pittura di questo tipo è di meno di 1 grammo per litro, vale a dire 30 volte più basso rispetto alle prescrizioni delle normative europee in tal senso.

Essendo prive di plastificanti, le pitture ELF garantiscono la massima salubrità sia in fase di applicazione che, ovviamente, nel periodo successivo. Esse, inoltre, offrono prestazioni ottimali dal punto di vista della traspirabilità.

Ma ci sono anche altri vantaggi che meritano di essere sottolineati per queste vernici, che sono lavabili e in grado di durare a lungo nel tempo; insomma, performance impeccabili in tutti i sensi, con una resa e una copertura impeccabili.

Quando è il caso di scegliere le pitture antimuffa

Per la salute dei bambini, nessun particolare può essere sottovalutato: anche le muffe, infatti, possono provocare infiammazioni o allergie.

Esse tendono a formarsi su superfici che hanno dei problemi di umidità, a maggior ragione in locali che non sono ben ventilati o in cui l’isolamento termico è modesto. Una volta pretrattate le pareti con degli igienizzanti antimuffa, si possono usare delle vernici con effetto biocida che servono a evitare che il problema si ripresenti di nuovo in futuro.

Che cosa sono le pitture anallergiche e quelle fotocatalitiche

L’assortimento di prodotti che il mercato mette a disposizione, comunque, è davvero ampio. Ecco, allora, le pitture anallergiche, annoverate fra le ELF e accompagnate da un certificato ad hoc.

Le pitture fotocatalitiche, invece, sono progettate per diminuire le sostanze inquinanti che si trovano nell’aria e per ridurre il deposito di batteri sulle pareti. Esse contengono il biossido di titanio, che contribuisce a limitare i cattivi odori e soprattutto favorisce la decomposizione dei composti organici volatili quando è esposto ai raggi ultra violetti.