Avvocato in condominio: ecco quando serve

È risaputo, la vita in condominio è sempre colorata da molte dispute, in fondo, più appartamenti ha l’edificio più è difficile accumunare le teste e, di conseguenza, farle andare d’accordo. Seppur bisogna particolarmente impegnarsi nell’azione di disarmonia, a volte sembra impossibile raggiungere un patto e dover così passare ad un avvocato esperto in diritto condominiale per intermediare fra le parti.

 Da sottolineare è che questa figura non si avvale solamente delle dispute fra condomini stessi, ma ha anche il ruolo di appoggio verso l’amministratore di condominio nelle varie questioni legali riguardanti le parti comuni e non, quindi ricopre anche tutte quelle situazioni di confine con altri edifici.

Inoltre, si occupa della redazione e della cura del regolamento condominiale, un’operazione tecnico-giuridica molto delicata che richiede del tempo e dell’esperienza, onde evitare dubbi interpretativi nel corso degli anni, i quali potrebbero causare controversie.

Principali cause di liti condominiali

 Le motivazioni sono varie, dai rumori molesti, agli animali domestici, alla poca manutenzione e cura delle aree comuni.

Tendenzialmente si tratta di questioni facilmente risolvibili tramite l’ausilio dell’amministratore di condominio, il quale comunicherà con delle vertenze ai condomini in causa. Nonostante ciò, spesso si tratta più di antipatie reciproche, quindi le discussioni si trasformano in momenti goliardici come lenzuola stese sul balcone, foglie che cadono inevitabilmente, briciole che compromettono la pulizia dei cortili…

Inoltre, è tutto fuorché strano, imbattersi nelle famosissime questioni di principio, quelle dove con un po’ di buon senso e spirito civile, potrebbero benissimo essere risolte senza intervento di terzi.

 Ecco quando l’avvocato entra in azione

Partiamo dal presupposto che per tutte le cause che hanno un valore superiore a € 1.100 è obbligatorio avere in nomina un avvocato, nessuna eccezione nemmeno per la regola dell’art.86 c.p.c., il condominio negli edifici.

Dal 2013 con la legge 220-2012 prima di poter fare ricorso in Tribunale è obbligatorio usare la via della conciliazione, solo se le parti non riescono a trovare un accordo si procederà quindi davanti ad un Giudice di pace.

Di grande importanza e di valore è la decisione dell’assemblea condominiale, specialmente per quanto riguarda cause di forza maggiore come problemi con le perimetrie, condomini morosi…

Ciò include anche questioni afferenti al risarcimento del danno (Cass. SS.UU. 8 agosto 2010 n. 18331-2) dove la nomina di un avvocato dipende completamente dall’assemblea.

Secondo l’art. 63 disp. att. c.c., al primo comma, l’amministratore di condominio può chiedere all’Autorità Giudiziaria un decreto ingiuntivo, provvisoriamente esecutivo sulla base del piano di riparto approvato dall’assemblea senza la preventiva autorizzazione della stessa.

L’importanza nella scelta di un avvocato e come contattarlo

Inutile schiacciarci il limone negli occhi: nominare un avvocato è molto importante sia a livello giudiziale sia a livello economico. Di ancora più grande importanza è il livello di fiducia che si ripone nella professionalità della figura legale che si andrà a scegliere.

Per questo decidere di riporre i propri diritti nelle mani di uno studio legale, ed ottenere così consulenze legali nel Varese, vi darà supporto ed assistenza necessari per questioni attinenti al diritto condominiale.