Quando rivolgersi all’andrologo? Tutto quello che bisogna sapere

Quando rivolgersi all’andrologo? Tutto quello che bisogna sapere

L’andrologo è uno specialista da prendere in considerazione, anche se spesso gli uomini ricorrono al suo aiuto solo all’ultimo momento. È un professionista del settore che si occupa del controllo e cura dell’apparato maschile, ottimale per prevenire e curare determinate patologie.

Vediamo insieme perché andare dall’andrologo è importante e quando farlo.

Andrologo, quando andare?

L’andrologo è uno specialista che gli uomini tendono a non considerare, seppur importante per la propria salute. La SIA –  Società Italiana di Andrologia – raccomanda una visita di controllo verso i 18 anni e una seconda ai 35 anni di età. Successivamente ai 50 anni è indispensabile svolgere una visita una volta all’anno.

Il problema di fondo è pensare non sia indispensabile svolgere una visita approfondita all’apparato riproduttivo, verificando se ci siano o meno patologie (che sfociano in problemi di infertilità). Per salvaguardare il proprio benessere, lo specialista svolgerà un esame generico e uno spermiogramma così da far luce su possibili disturbi.

Perché rivolgersi ad un andrologo

Urologo e andrologo sono la stessa persona? Come possiamo approfondire sul sito dello specialista http://www.dottoraldomaffucci.it/, l’esperto può trattare entrambi gli argomenti.

La figura è corretto per affrontare le problematiche che riguardano l’organo sessuale maschile. Un andrologo è un urologo con specializzazione nel trattamento di tutte le condizioni che riguardano disfunzioni sessuali e fertilità maschile.

Ci si rivolge all’andrologo per il controllo su:

  • Tumore ai testicoli
  • Pene curvo
  • Eiaculazione precoce
  • Frenulo Breve
  • Infertilità
  • Impotenza
  • Pene di piccole dimensioni
  • Ipertrofia prostatica
  • Fimosi prepuziale
  • Infezioni ai genitali.

Un approccio con il medico specialista è doveroso per la propria salute. Mentre una donna si rivolge al ginecologo con un controllo generico svolto almeno una volta all’anno, gli uomini tendono ad evitare questa visita.

Come accennato, si raccomandano le visite a 18 – 35 e poi 50 anni senza dover attendere la diagnosi primaria del medico di base. L’andrologo è una figura importante così come il medico di base, persona di riferimento per ogni tipo di problematica e dubbio.

In tantissimi casi può trattarsi di un falso allarme o di una piccola infezione, ma in caso di fastidio è bene fare un colloquio e una visita così da chiarire ogni tipo di perplessità. Dalle dimensioni del pene, alla curvatura sino alla manifestazione di problematiche più o meno gravi.

Il consiglio è di rivolgersi ad un andrologo e continuare il percorso insieme, come per ogni specialista. L’esperto avrà così memoria dello stato del paziente e potrà seguirlo completamente in caso di necessità particolari.

Ma allora quando andare dall’andrologo? La risposta corretta è: sempre, una volta all’anno dai 50 anni in poi. Rimandare è come non voler conoscere lo stato delle proprie patologie, non voler affrontare determinate problematiche e ritrovarsi all’interno di un processo particolare (difficile da curare).

Riepilogando:

  • La prima visita dall’andrologo andrebbe fatta dai 18 ai 20 anni
  • Una seconda visita è prevista ai 35 anni di età
  • Dai 50 anni è consigliata una visita all’anno rivolgendosi a soli professionisti del settore.

Prevenire è meglio curare!