Nozioni di base sulla dieta metabolica

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La dieta metabolica è una particolare strategia alimentare che togli i carboidrati dall’alimentazione per un periodo di tempo limitato per poi reitrodurli in un piccolo lasso di tempo.
Si può definire come una dieta iperlipidica e iperproteica ma sicuramente non iperglucidica. E’ stata ideata dal dottor Mauro di pasquale, un medico di origine italiana e poi trascritta sull’omonimo libro e tradotto in moltissime lingue (The metaboic diet). L’obiettivo è enfatizzare la fase di dimagrimento per poi passare ad una fase più anabolica. Possiamo definirla una dieta ciclica quindi anche se non troppo sostenibile, almeno per la maggior parte delle persone.

Come si fa?

La dieta metabolica parte con un periodo di valutazione che dura circa 30 giorni nel quale si riducono drasticamente i carboidrati e si cerca di far adattare l’organismo a vivere con pochi zuccheri. Chi l’ha fatto afferma che questo periodo è piuttosto traumatico ma poi ci si abitua, anche se il grado di soggettività è padrone. Consiste nel fare 12 giorni a carboidrati quasi assenti, se non utilizzando solo quelli dalla verdura, ma con una quantità di grassi molto grande. Passati i 12 giorni ne seguono altri 2 in cui vengono reintrodotti i carboidrati a dosi elevate, come se fosse una ricarica glucidica fino a raggiungere anche il 50% del totale calorico giornaliero.

Secondo i piani di Di Pasquale, grazie a questo periodo di prova previsto dalla sua dieta metabolica, l’organismo del soggetto è ormai in grado di bruciare i grassi nel modo più efficiente; allo scopo di mantenere questa importante caratteristica è necessario a questo punto impostare il proprio regime alimentare alternando 5 giorni di scarico a 2 giorni di carico; la ripartizione dei macronutrienti deve essere ovviamente quella individuata con il periodo di prova. Si chiama periodo di prova perché se all’assenza dei carboidrati, che alla fine si riducono a 30-40 grammi, c’è malessere generale, apatia, stanchezza l’ideatore permette di reintrodurre una piccola quantità di carboidrati in maniera graduale fino a quando i sintomi non scompaiono. Quella dunque sarà la quantità necessaria minima per poter condurre la dieta senza avere problemi.

Effetti collaterali?

Come ogni dieta che tolga di netto un macronutriente gli effetti collaterali non mancano, ma sono tamponabili. E’ questione di abitudine ed addirittura ci sono persone che riescono a vivere con questo regime. Uno di questi effetti lo abbiamo gia visto ed è il senso di stanchezza generale, un altro effetto è quello dell’assenza di fibre che possono portare a stitichezza o a problemi intestinali. E’ consigliabile assumere integratori per tamponare questa mancanza allora e di aumentare il consumo di verdure assicurandosi il giusto rapporto di fibre solubili e insolubili. Per favorire lo smaltimento dei corpi chetonici che si formano, vista l’assenza dei carboidrati, è consigliabile bere molta acqua, piu di quella a cui si è abituati normalmente. Chiaramente il fai da te è consigliabile ed ogni premura deve essere presa quando si voglia intraprendere un percorso del genere rivolgendosi al proprio medico o nutrizionista che sicuramente saprà come gestire la situazione.

Per ulteriori informazioni consultare:  la dieta metabolica